Passi leggeri, fruscio di vesti, voci sommesse… in questo mondo claustrale dove il silenzio non è semplicemente sentito come regola imposta, ma è la componente di un interiore ordine morale e spirituale, la campanella è la voce comunitaria che chiamava le suore alla preghiera, al lavoro, ai pasti, alla ricreazione. Le diverse combinazioni di tocchi e scampanellate componevano le chiamate di ogni suora e costituivano un mezzo di comunicazione all’interno del monastero.