Il Capitolo è da sempre l’organo deliberativo della Comunità, attraverso cui vengono ratificate tutte le decisioni all’interno del monastero. I Capitoli, che si svolgevano alla presenza del Confessore o di un delegato della Curia, erano convocati con licenza vescovile e registrati in volumi la cui compilazione era affidata ad una monaca “cancellaria”, sotto la responsabilità della Madre Badessa. Ogni suora svolgeva una funzione fissata dalla tabella degli Offici, compilata annualmente e approvata dal Vescovo. Gli incarichi si riferiscono alla gestione della biancheria e della spezieria, all’educazione delle fanciulle e all’attività liturgica, ma anche ai compiti di portineria e ricevimento. La direzione del monastero era affidata allora come oggi alla Badessa, scelta dalle monache durante i Capitoli, la quale rimaneva in carica per un triennio, con la possibilità di essere rieletta. Nei secoli XVII e XVIII le Badesse e le monache ebbero maggiore autonomia, anche se sempre sottoposte alle autorizzazioni superiori. Nel monastero la maggior parte dei servizi veniva svolta dalle converse, fatta eccezione per alcune mansioni che erano assegnate a personale esterno.